L’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari si unisce alla campagna #FreeGabriele lanciata per la liberazione di Gabriele Del Grande, il blogger documentarista che dallo scorso 10 aprile è trattenuto dalle autorità turche, nella regione di Hatay, al confine con la Siria.
Del Grande, originario di Lucca, da anni svolge un lavoro di inchiesta, scrittura, memoria e divulgazione sulle migrazioni nel Mediterraneo. Il suo blog e i suoi libri hanno preannunciato la Guerra in Libia e pure le “Primavere arabe”, ma soprattutto la trasformazione dell’Europa in una “Fortezza”.
In Turchia stava raccogliendo notizie per un libro d’inchiesta sulla guerra in Siria e la nascita dell’Isis. È stato trattenuto dai militari perché sprovvisto del permesso stampa in una striscia off limits per chi fa informazione.
Il reporter ha collaborato più volte con i ricercatori dell’Università di Bari, l’ultima volta nel 2015 quando è stato ospite per la proiezione-dibattito di “Io sto con la sposa”, il docufilm premiato alla 71ª mostra internazionale del cinema di Venezia, che mette in scena il corteo di un finto matrimonio al fine di attraversare i confini/muri dal Mediterraneo alla Svezia.
Il mondo del web si sta già attivando con diverse pagine Facebook che ne richiedono il rilascio e con l’organizzazione di diverse manifestazioni a sostegno del giornalista. Una campagna combattuta con l’hashtag “#iostocongabriele”.
L’Università di Bari aderisce a questa campagna e si associa alla richiesta insistente della Farnesina affinché Gabriele Del Grande possa ricevere regolare assistenza legale e consolare (l’ambasciatore italiano ad Ankara ha trasmesso alle autorità turche tale richiesta) e sia rimesso in libertà al più presto, nel pieno rispetto della legge.
Infine, a sostegno di questa richiesta, l’Università di Bari, rappresentata dal gruppo di ricerca “S/Murare il Mediterraneo”, parteciperà all’incontro che si terrà sabato 22 alle 19 presso la Chiesa di San Sabino (Bari), per dare voce alla campagna di mobilitazione “#FreeGabriele”.