Poco più di un mese di tempo per presentare la proposta. Entro il 31 maggio il Comune dovrà capire in cosa consiste la volontà del presidente del Bari, Cosmo Giancaspro, di predisporre uno studio di fattibilità per ristrutturare e gestire lo stadio per 99 anni. È quanto è stato deciso dopo una lunga discussione ieri in Consiglio comunale.
L’aula era chiamata a votare la delibera che dava il via libera alla pubblicazione della gara per l’individuazione di un privato che dovesse gestire per 5 anni lo stadio. Ma la proposta di Giancaspro ha cambiato i piani. Alla fine, con un ordine del giorno che riportava come primo firmatario il sindaco Antonio Decaro, sostenuto dalla sua maggioranza, si è dato mandato all’assessore allo Sport, Pietro Petruzzelli di indagare con il Bari. Ma allo stesso tempo è stata comunque approvata la delibera che dà l’ok alla gara.
In breve il Comune si lascia aperte le due strade: prima l’Fc Bari e poi, in caso di non approvazione da parte del Consiglio, si procede con la gara.
Sulla questione interviene il consigliere comunale Irma Melini.
“Trovo grottesco – spiega – che l’assessore Petruzzelli abbia invocato l’Anac e la legge 50 sul nuovo codice dei contratti per dimostrare che è obbligato ad una gara per l’esternalizzazione della gestione dello stadio e poi arriva in aula un ordine del giorno a firma Decaro che di fatto avvia una trattativa parallela con la FC Bari per eventualmente bloccare la gara.
Spiego meglio ancora: da una parte diamo mandato agli uffici di predisporre la gara e dall’altra parte diamo mandato all’ assessore a trattare con i privati in barba alla stessa legge citata. Bene. Sono pronta a mandare le carte all’Anac qualora si continuasse a procedere così in violazione di legge”.