Clelia Tiziana Storlazzi, professore associato di Genetica nel dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari, è a capo di un team che ha eseguito uno studio su pazienti e linee cellulari di leucemia acuta mieloide scoprendo il coinvolgimento di un nuovo gene (UNCX) con ruolo fisiologico nel processo di somitogenesi e neurogenesi, ma non espresso nel midollo e sangue periferico di soggetti normali.
Tale gene invece si esprime in un sottoinsieme di pazienti e linee con questa patologia, portando all’attivazione e alla disattivazione di un preciso profilo di geni associati ai processi di differenziamento e proliferazione cellulare.
Una serie di esperimenti in vitro in cellule staminali emopoietiche purificate da cordoni ombelicali hanno fatto comprendere come l’espressione di questo gene porti ad un mantenimento delle cellule ad uno stato indifferenziato, cruciale nella leucemogenesi.
L’articolo scientifico Epigenetically induced ectopic expression of UNCX impairs the proliferation and differentiation of myeloid cells, pubblicato su PubMed, è stato accettato per pubblicazione sulla rivista internazionale Haematologica la quale rappresenta il riferimento editoriale della EHA (European Haematologist Association) nonché dell’intero settore dell’ematologia sperimentale.
“Siamo molto orgogliosi di questo risultato – spiegano dall’Università – cha apre scenari interessanti nell’analisi dei processi biologici della leucemogenesi e vorremmo condividerli, considerando che il nostro gruppo e’ finanziato da anni da AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) che riceve contributi da migliaia di soci anche della nostra città”.