Raddoppio della vigilanza, percorsi di sicurezza e carabinieri all’interno delle aree degli ospedali. Sono alcune delle misure di sicurezza decise da Policlinico e Asl di Bari per far fronte alle numerose aggressioni ai danni di medici e infermieri. Ieri, Vitangelo Dattoli, direttore generale del Policlinico e Vito Montanaro, manager dell’Asl, si sono confrontati con i rappresentanti dell’Ordine dei medici di Bari
Nel Policlinico sono tre i reparti ritenuti a maggiore rischio: pronto soccorso, psichiatria, Cup e Centro prelievi. Al pronto soccorso è stata raddoppiata la vigilanza, così come a Psichiatria, dove a seguito di un accoltellamento è stato anche creato un percorso di sicurezza, con la creazione di una “camera calda” di contenimento con sistemi antifuga. Anche Cup e Centro prelievi sono stati dotati di vigilanza. Inoltre, la stazione dei carabinieri di via Campione si trasferirà a breve all’interno del Policlinico, costituendo di fatto un presidio di controllo. Inoltre, grazie all’adozione di un protocollo interno il dirigente medico viene equiparato al pubblico ufficiale. In questo modo la segnalazione di aggressione fa scattare automaticamente e in modo tempestivo la denuncia.
Anche al San Paolo e all’ospedale di Altamura – spiega Montanaro – si sta provvedendo a raddoppiare la vigilanza al pronto soccorso. Inoltre, l’Asl Bari ha presentato alla Regione una scheda per i fondi europei che riguarda, oltre alla messa in sicurezza delle postazioni di continuità assistenziale, anche quella per 118 e pronto soccorso. Guardia medica e continuità assistenziale rappresentano un’urgenza su cui la ASL vorrebbe avviare immediatamente i lavori, dato che si è conclusa la verifica delle postazioni. Al momento si sta procedendo ad affidare progetti di messa in sicurezza dei luoghi su tutte le sedi che lo richiedano. Si sta inoltre procedendo ad installare nelle sedi di guardia medica il teleallarme collegato direttamente alle centrali dei carabinieri operative h24.
“Abbiamo avuto una prima, importante risposta alle nostre preoccupazioni sulla sicurezza – dichiara Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari – certo non avremo risposte definitive se non con una revisione complessiva del sistema di emergenza e continuità assistenziale a livello regionale, con una collaborazione diretta anche dei sindaci”