Questa è la storia di P.J. e Clove, un ex alcolista e un bulldog chiuso nella gabbia di un canile, vittima di violenze e torture, a rischio eutanasia. La vita di entrambi ha una svolta in un paricolare giorno, quando nel 2013, nonostante P.J. fosse sobrio da due anni, aveva ancora seri problemi poiché senza lavoro, senza una casa e pieno di debiti. La sera dell’11 luglio di quell’anno il rifugio per cani lo chiama per chiedergli aiuto poiché se quel bulldog non avesse trovato adozione immediata, avrebbero dovuto procedere con l’eutanasia.
P.J. spinto dal suo istinto si mise in auto e raggiunse il rifugio e davanti a sé trovò gli occhi terrorizzati del cane. Andarono a casa dove per la prima volta dormì, in un letto, rilassata. Il giorno seguente decise di portarla al parco, non aveva forse mai sperimentato la libertà prima di allora poiché correva e annusava ogni cosa con una tale eccitazione come se mai avesse avuto modo di conoscere anche solo il profumo dell’erba.
Vedere Clove, questo il nome del cane, provare quelle emozioni scatenò anche in P.J. un immediato cambiamento interiore ed è lui stesso a ritenere che quel giorno lei gli abbia portato fortuna. In un solo colpo, infatti, nella stessa settimana, trova un lavoro e un luogo dove poter vivere. Il legame fra i due, da questo momento in poi, diviene inscindibile.
P.J., però, sentiva di non fare ancora abbastanza per Clove, lei meritava di più dopo essere stata reclusa per così tanto tempo, aveva bisogno di sperimentare la libertà, di conoscere il mondo. Decise così, dopo un addestramento che gli consentì di farsi seguire da Clove senza guinzaglio, di cominciare un lungo viaggio, di farle scoprire luoghi nuovi e farle provare esperienze differenti. Cominciano quindi il loro viaggio fra le montagne del Massachussetts dove, finalmente, comprendono ciò che a entrambi mancava. Il viaggio e la nuova vita ha insegnato molto a P.J. che, da Clove, ha imparato a godere del presente, ha messo da parte un passato burrascoso, e ha permesso a lei di dimenticare la sua reclusione e le sue paure. Lui stesso, nella sua pagina Instagram, sostiene che “Le prigioni possono assumere forme differenti. Prigioni fisiche, chimiche, mentali, dettate dalle circostanze. Chiediti… sono una vittima o un vichingo?“
I due compagni di viaggio sono oramai inseparabili e le loro avventure sono costantemente documentate sui loro canali social. Hanno talmente tanto attirato l’attenzione da essere divenuti soggetto di un video “TheDodo” che in breve è divenuto virale. Un bel cambiamento rispetto al passato.