Al posto degli alvaretti che erano rimasti vuoti perché gli alberi secchi o malati erano stati rimossi, adesso ci sono delle chianche. Accade davanti al Castello Svevo dove sono in corso i lavori di sistemazione dell’intera zona in vista del G7.
Un rattoppamento che ha fatto storcere il naso a residenti e ai componenti del comitato Parco del Castello. “Così – denuncia il comitato – è stato cancellato anche il ricordo del verde una volta esistente; invece di ripiantare gli alberi si è scelto di “tappare” gli alvaretti rimasti vuoti con un lavoro di pessima qualità, il tutto sempre sotto gli occhi della Soprintendenza. Questa è sempre più la città dell’asfalto, del cemento e dei rattoppi vergognosi in quello che viene chiamato il cuore della città vecchia”.
“Non c’è stato alcun coordinamento – ribatte l’architetto Augusto De Cillis – e questo ha portato a questa situazione di indecenza. La realtà è che quegli alvaretti erano rimasti in quello stato di degrado e abbandono per anni ed ora si è pensato di chiuderli, utilizzando chianche completamente differenti dalle altre. C’è da dire anche che lì il peccato originale è stato aver piantato dei pini che con le loro radici hanno sollevato le chianche intorno. Ma per coprire gli spazi lasciati vuoti dagli alberi non si poteva fare un pò di attenzione al contesto?”.
Come annunciato dal Comune, in occasione del G7 che si terrà a Bari dall’11 al 13 maggio, saranno inoltre sospesi i lavori nel giardino Isabella d’Aragona che sarà messo in sicurezza e si procederà all’installazione di quattro nuove telecamere in tutta la zona del Castello, una delle principali location del vertice sulle Finanze.