Non ci sono firme sufficienti per la candidatura e Michele Emiliano non potrà partecipare alle primarie del Pd in Lombardia e Liguria. A ufficializzare l’esclusione del presidente della Regione Puglia alla corsa per la segreteria nazionale del partito è stata la commissione congresso dei democratici. La sua mozione, infatti, sarebbe riuscita a raccogliere firme sufficienti solo nel collegio di Genova, per la Liguria, e in cinque lombardi. Ciò, secondo lo statuto del principale partito al governo, non basterebbe a garantire la candidatura, che scatta solo in caso di superamento della soglia minima, vale a dire quota firme raggiunta in metà delle province, per ogni regione. Il regolamento, infatti, prevede che si votino le liste di candidati all’assemblea nazionale, collegate a ciascun segretario. La stessa commissione avrebbe cercato una mediazione con la mozione a sostegno del governatore, proponendo di porre il nome di Emiliano nelle liste dei collegi dove le firme raccolte sono risultate sufficienti. Un’offerta respinta al mittente, con la minaccia di fare ricorso, se davvero si verificherà l’assenza del suo nome sulla scheda delle primarie nelle due Regioni. Anche perché i rappresentanti della sua lista insistono sul fatto che le firme, in realtà, siano state raccolte, per tutti i collegi e definiscono imbarazzante e inaccettabile questa decisione.