Alcuni cibi prelibati possono dare dipendenza, e per gli amanti della carne questi tre esemplari di manzo potrebbero non essere alla portata di tutte le tasche. La carne Kobe è sicuramente la più famosa, soprattutto negli ultimi anni è stata il soggetto principale di numerosi ristoranti stellati di tutto il mondo. Proveniente da allevamenti nella Prefettura di Hyogo, gli intenditori la considerano la carne migliore del mondo e il suo costo può arrivare anche a oltre 1000 euro al chilo. A renderla così prelibata sembra essere la sua intensa marezzatura, ovvero la distribuzione del grasso, che si misura su una scala da 1 a 12, ottenuta grazie all’ottima unione di differenti fattori. La leggenda vorrebbe che tutto sia dovuto ad un’alimentazione a base di birra e sakè e al massaggio che viene effettuato, in verità nulla di tutto questo è riportato nel sito ufficiale. Sembra infatti che siano alimentati esclusivamente a base di riso, mais, orzo e altri cereali e sarebbero dissetati esclusivamente con acqua fresca. Inoltre, fondamentale sembra essere l’ambiente in cui vivono, sano e lontano dagli stress.
Kobe è un marchio registrato pertanto deve avere delle specifiche ben definite: oltre al peso, intorno ai 470 chilogrammi, deve essere un bovino appartenente alla razza Tajima, nato e allevato a Hyogo, deve essere una scottona, un manzo o un bue e macellato nel mattatoio di Kobe, e il livello di marezzatura non deve essere inferiore al 6° livello della scala. Il costo medio al chilo di questa prelibatezza si aggira intorno ai 350 euro al chilo, ma a seconda del grado di marezzatura può arrivare anche a costare oltre 1000 euro.
Alla pari del Kobe, sempre in Giappone, anche il manzo Akita sta prendendo piede e anche in questo caso il gusto sembra essere sorprendente. Forse meno esportato rispetto al Kobe che, al contrario, vanta acquisti in ogni parte del mondo, al primo posto Singapore, ma anche USA, Filippine, Germania, Vietnam, Monaco, Canada, Danimarca. Nell’elenco fornito dal sito ufficiale sembra, tuttavia, non essere presente l’Italia.
Eppure, anche nelle nostre terre non manca una carne di altissimo livello, che per il basso livello di grassi sembra sia paragonabile al Kobe. E’ allevato in Piemonte, da un allevatore siciliano che nel 2012 ottiene un riconoscimento per la qualità del suo prodotto dal Ministero delle Politiche agricole e forestali e che ne certifica razza, metodi legati all’allevamento di questi bovini e l’alimentazione. Ebbene sì, pare infatti che la Vicciola, questo il nome, sia alimentata con delle nocciole, italianissime, sgusciate e in quantità tale da permettere una crescita lenta, naturale, ma di altissima qualità.