Protestano i dipendenti dei centri di ascolto per le famiglie e dei centri aperti polivalenti per minori: domani si terrà un sit in davanti al Comune, promosso dalla Uil.
“L’amministrazione deve spiegare – spiegano i rappresentanti della Uil, De Gregorio e Cascarano – se dequalificando i servizi e la professione degli addetti trova soluzioni economiche alternative per i cittadini o si limita a rendere il servizio più fruibile a tutti e di conseguenza rende più visibile le azioni politiche ma di contro offrirà un servizio poco specialistico. Ma se leggiamo i bisogni della città possiamo affermare che abbiamo bisogno di questi interventi?
Se vogliamo affrontare tecnicamente il problema chiediamolo ai servizi sociali dei municipi. Chiediamo loro dove finiranno le progettualità in essere per tutti i casi presi in carico dagli stessi? Chiediamolo ai cittadini se si può abbattere la marginalità sociale, la dignità umana di coloro che attraversano difficoltà di tipo relazionali, di salute ed economiche con il tempo libero o attraverso progettualità che contengano e accolgano più bisogni e più contenuti di tipo psico/pedagogico/educativo? Questa volta non ci fermeremo, l’Amministrazione faccia un passo indietro altrimenti la nostra voce diventerà costante ed inderogabile”.