Raffaele Sollecito fa causa ai giudici dopo l’assoluzione per l’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese di 22 anni, uccisa a Perugia con una coltellata il primo novembre del 2007. Per quell’omicidio ha fatto quattro anni in carcere e ora presenta il conto ai giudici: tre milioni. Nel 2015 Sollecito e la statunitense Amanda Nox, anche lei accusa del delitto, sono stati assolti definitivamente dalla Cassazione. Sollecito aveva avviato una richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione che a febbraio gli è stata negata.
La difesa di Raffaele Sollecito ha impugnato in Cassazione la decisione della Corte d’appello di Firenze di respingere la richiesta di risarcimento (500 mila euro) per ingiusta detenzione per i quasi quattro anni di detenzione per l’omicidio di Meredith Kercher. Delitto al quale è stato dichiarato definitivamente estraneo, come Amanda Knox.
Secondo quanto appreso dall’Ansa i legali di Sollecito, gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori, hanno chiesto l’annullamento della decisione dei giudici fiorentini. La data dell’udienza in Cassazione non è stata ancora fissata. Nel ricorso i legali del giovane pugliese hanno sostenuto che la motivazione del rigetto della richiesta di risarcimento “sembra una sentenza di condanna”. “I giudici – hanno sostenuto i legali – hanno ripreso gli argomenti della sentenza della Corte d’appello di Firenze che condannò Sollecito e Knox senza invece tenere conto di quella della Cassazione che li assolse definitivamente evidenziando gli errori dell’indagine”.