Dopo una latitanza che durava dal 1963, grazie all’intercettazione di numerosi “pizzini” con cui il capo mafia comunicava con amici e parenti e a un pacco con dentro della biancheria, Bernardo Provenzano, settantatreenne, il boss di Cosa Nostra, viene arrestato in un casolare di Corleone.
Così, dopo 43 anni, l’uomo senza volto e di cui si aveva esclusivamente un identikit viene catturato e portato in carcere.