Su 115 autobus pronti al servizio ben 73 mezzi sono rimasti fermi in deposito generando inevitabili disagi ai baresi. È il bilancio dello sciopero generale dei dipendenti Amtab (indetto dai sindacati Cisas e Confail con l’adesione anche delle sigle Cgil, Uil e Ugl) che mette sotto accusa l’attuale amministrazione della municipalizzata barese alle prese con forti malumori interni e problematiche finanziarie.
“Il 75 per cento dei lavorati Amtab chiede le dimissioni del direttore generale Francesco Lucibello” dice Michele Lepore, segretario provinciale Cisas nel corso del sit-in di protesta avvenuto all’esterno del Palazzo di città. “A partire da oggi – aggiunge Fino Pompeo, vice segretario nazionale Confail – faremo azioni di protesta senza bandiere per evitare schieramenti e divisioni con la finalità di ridiscutere la gestione delle normative su sosta inoperosa, donazione del sangue, Legge 104, organizzazione dei buoni pasto e le difficili condizioni in cui operano gli autisti”.
Sono state rispettate le fasce d’orario garantite (Legge 146/90 e 83 del 2000) e i collegamenti per il servizio scolastico. Mentre gli uffici Amtab presenti sul territorio abbasseranno le serrande con quattro ore d’anticipo sull’orario lavorativo. “Chiediamo al sindaco Decaro di interrompere la gestione di Lucibello, è un pericolo per l’azienda e per l’intera città”, aggiunge Gaetano Fanelli, segretario provinciale Uilt. “Anche a Milano – dice Fanelli – dopo uno sciopero generale dell’Atm il sindaco Pisapia ha deciso con coraggio di rimuove dall’incarico il direttore generale Rota”.
Decaro ha incontrato in Comune una rappresentanza dei lavoratori con la promessa di un impegno diretto con il consiglio d’amministratore Amtab. Se le richieste inoltrate dai dipendenti coinvolti nello sciopero non saranno discusse entro una settimana i sindacati continueranno a organizzare ulteriori azioni di protesta.