L’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS – definisce la salute individuale come condizione in cui il soggetto sia in grado di realizzare le proprie aspirazioni, soddisfare i propri bisogni ed il proprio benessere, rispondendo positivamente alle sfide quotidiane dell’ambiente.
Nasce così la necessità di un nuovo orientamento alla salute, improntato sulla Medicina dello Stile di Vita. Se ne parlerà venerdì 7 Aprile, alle ore 14:00 presso la Sala Convegni dell’Ente Ecclesiastico “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti, in occasione di un evento formativo avviato in collaborazione con l’Associazione medico-scientifica ILMA e patrocinato dall’Università degli Studi di Bari, l’Università Sapienza di Roma, il Dipartimento di Scienze dello Stile di Vita ed il Comune di Acquaviva delle Fonti.
“La tutela della salute e la difesa della sacralità della vita richiedono una conoscenza approfondita delle varie essenze della medicina organicistica e dei sottili meccanismi metabolici e psichici che sono alla base della integrità fisica – afferma il Dott. Filippo Portoghese, responsabile dell’UOS di Litiasi Urinaria dell’Ospedale “Miulli” e membro ILMA- nasce così la figura di un medico specialista nel corretto stile di vita che ha il compito di salvaguardare il corretto sviluppo fisico e psichico nel suo ambiente naturale, sociale e lavorativo”.
“L’evento “Salute e corretti stili di vita – nuovi orientamenti” rientra nel programma di formazione della figura medico-specialistica in Lifestyle Medicine avviata sul territorio dall’ILMA – prosegue il Prof. Luigi Maselli, Direttore del Dipartimento di Scienze degli Stili di Vita, Presidente ILMA – figura che, secondo le linee guida stilate con gli illustri colleghi della Harvard Medical School di Boston, avrà il compito di mantenere l’equilibrio della vita, lavorando sulle risorse personali, sociali e spirituali e sulle capacità fisiche dei propri assistiti, veri protagonisti del cambiamento”.
Nel corso dell’evento formativo, che si rivolge a tutti gli operatori della sanità, si illustreranno, in un’ottica multidisciplinare, nuove prospettive di prevenzione e cura delle malattie croniche non trasmissibili, in primis quelle oncologiche e dismetaboliche.
“In un mondo in continua trasformazione, dove “nulla è permanente tranne che il cambiamento”, è dovere di ogni individuo impegnarsi nella ricerca della migliore soluzione possibile per accrescere il proprio benessere e quello della propria comunità” – Dott.ssa Cristina Bartoli, Dirigente ILMA.