Ieri 28 marzo, a San Foca, centinaia di cittadini, studenti, sindaci, amministratori hanno preso parte al presidio NoTap per ribadire a gran voce il rifiuto alla costruzione del mega-gasdotto, che porterà il gas dei giacimenti dell’Azerbaijan fino in Europa con approdo proprio a San Foca.
Proprio ieri sono stati avviati i lavori per l’espianto degli ulivi e i manifestanti hanno cominciato da subito a dimostrare pacificamente il loro dissenso. La polizia però, con un dispiegamento impressionante di celerini in antisommossa e una ventina di camionette, ha risposto alle manifestazione non violenta caricando con scudi e manganelli i presenti, rappresentanti delle istituzioni compresi.
“Questo gravissimo episodio di repressione è il volto di uno Stato che, invece di ascoltare le istanze e provare a comprendere la ribellione della popolazione locale, preferisce aggredire i resistenti che provano coraggiosamente a preservare la bellezza del proprio territorio” dichiara Rosanna Carrieri, coordinatrice di LINK Lecce. “L’espianto di duecento ulivi e la realizzazione della Tap è la dimostrazione di un Paese succube di logiche che prediligono interessi economici a discapito della sacrosanta facoltà dei popoli di scegliere per la loro terra. Non possiamo accettare di immolare la preziosa ricchezza di duecento ulivi e la salubrità del nostro ambiente per un’assurda idea di progresso imposta dall’alto, che non risponde in alcun modo ai bisogni del territorio.
Come studenti, saremo in prima linea a incoraggiare la resistenza pacifica contro questa violenza legalizzata, e continueremo a promuovere l’informazione nei luoghi della formazione e a mobilitare i cittadini per la difesa del territorio”.
In tutta la Puglia gli studenti stanno manifestando la propria solidarietà ai manifestanti NO TAP attraverso una fotopetizione lanciata dalla Rete della Conoscenza Puglia e diffondendo videotestimonianze degli studenti presenti al presidio.