Incinta al settimo mese si prostituisce mettendo annunci su un sito di appuntamenti. Accade a Torre a Mare, dove una ragazza di 24 anni in gravidanza ha deciso di vendere il proprio corpo per poche decine di euro. L’abbiamo contattata per capire se qualcuno la obbliga, se è una sua libera scelta o dettata da problemi economici ma ci ha raccontato solo poche cose, dileguandosi con un invito finale: “Se non vuoi fare nulla, non fare nulla”.
Nonostante la delicata condizione, la giovane con l’alias “Rosita” ha pubblicato online fotografie con il pancione e vestiti succinti, scatti in diverse pose provocatorie e tacchi a spillo.
Il fenomeno della prostituzione cresce sulla piattaforma online. Basta una semplice ricerca nei siti internet specializzati in appuntamenti e incontri al buio per imbattersi in centinaia di annunci a pagamento da parte di trans, donne italiane e straniere che accolgono i clienti in ambienti “molto riservati” di Bari e provincia.
La prostituzione non riguarda soltanto le strade periferiche della città. Nell’ultimo decennio si è sviluppato un mercato parallelo del sesso: dopo essersi connessi e aver dichiarato di essere maggiorenni, è possibile scorrere annunci con immagini reali, numeri di telefono, testi in cui vengono indicati tutti i ‘servizi’ offerti nel corso della prestazione occasionale.