Il gip del Tribunale di Bari ha convalidato gli arresti in flagranza eseguiti sabato scorso nei confronti di quattro pregiudicati baresi sorpresi a bordo di un’auto con una pistola mentre, ritengono gli investigatori, stavano andando a compiere una rapina in casa dello zio di uno di loro.
Soltanto per tre indagati, tuttavia, il giudice ha emesso misura cautelare (uno in carcere e due ai domiciliari) disponendo l’immediata liberazione dell’unica donna coinvolta. Resta in carcere Gianluca Ghiadri, colui che materialmente era in possesso dell’arma clandestina trovata durante i controlli della Polizia. Concessi i domiciliari ai presunti complici Domenico Ottomano e Gennaro Urbano, i quali tuttavia rimarranno in cella perché destinatari ieri di un’altra misura cautelare relativa alla rapina con sequestro di persona commessa lo scorso 8 febbraio in casa di dell’avvocato barese Massimo Navach. Torna in libertà la compagna di Urbano, Rosanna Barba.
Questi arresti in flagranza erano stati eseguiti proprio perché Urbano e Ottomano erano controllati dagli investigatori nell’ambito delle indagini sulla rapina al legale. Sabato pomeriggio viaggiavano a bordo della stessa auto, una Fiat Marea in uso a Urbano, usata nel colpo di febbraio. A bordo del mezzo, oltre alla pistola, gli agenti hanno sequestrato le chiavi di casa dello zio di Ghiadri, che secondo la Procura stavano andando a rapinare, oltre a radio ricetrasmittenti, guanti e cappelli con visiera.