Il via libera è arrivato oggi dalla Procura, dopo che è stata analizzata la documentazione inviata dal Comune di Bari e riguardante settanta case sulle 89 che erano state sequestrate perchè occupate abusivamente.
Le case in questione si trovano nel complesso residenziale di via don Carlo Gnocchi, che comprende 443 alloggi popolari di proprietà del Comune gestiti dall’Arca. Inizialmente, le indagini dei carabinieri avevano fatto emergere l’occupazione illecita di 222 appartamenti. Dopo ulteriori accertamenti, il pm Pisani aveva chiesto il sequestro di 134 case. Il gip, nell’ottobre scorso, aveva però rigettato quasi tutte le richieste ritenendo che ci fossero responsabilità degli amministratori, ora al vaglio degli inquirenti. In particolare il gip sottolineò “l’inerzia del Comune che tarda ad esaminare le istanze di sanatoria”.
La Procura, però, contro la decisione del gip presentò ricorso al Riesame per 111 alloggi: di questi, secondo i giudici, 89 sarebbero stati effettivamente occupati abusivamente. Il Riesame ha quindi concesso 60 giorni di tempo agli inquilini e al Comune per sanare, dove fosse possibile, le situazioni irregolari.
Le sanatorie
Su 89 case, 70 sono state le sanatorie inviate dal Comune agli uffici giudiziari. Per le restanti 29 invece è stato confermato l’ordine di sgombero. Delle 70 sanatorie, la Procura ha dato l’ok a 53, per il momento.
“Sono sicuro – commenta il vicesindaco Vincenzo Brandi – che gli uffici giudiziari stiano facendo in modo egregio il loro lavoro. Sono sempre vicino alle famiglie che vivono momenti di difficoltà quotidiane. La posizione di questa amministrazione è chiara: rispetto delle regole senza accanimento ma nel segno della legalità”.