Il processo di privatizzazione della Fiera del Levante sembra rallentare. A un passo dalla definizione della stipula del contratto con la “newco”, con la Fiera di Bologna che dovrebbe acquisire il 15 per cento del capitale, ma è lo stesso ente bolognese ad attraversare un periodo di gravi difficoltà interne.
Per salvare la Campionaria dal rischio default e avviare una partecipazione finanziaria pubblico-privata nel segno della green economy i consiglieri comunali di centrodestra – Giuseppe Carrieri, Filippo Melchiorre, Fabio Romito, Luigi Ranieri, Pasquale Finocchio – hanno promosso l’iniziativa per un cambio di rotta nella gestione della Fiera del Levante. La Campionaria ha registrato una perdita di 3 milioni e 300 mila euro nel 2015 ed è sotto commissariamento regionale dal marzo 2016.
I consiglieri di centrodestra chiedono “l’immediata ricostituzione degli organi societari, un presidente di comprovata esperienza nel settore, un consiglio di amministrazione qualificato e indipendente dalla politica”. Questa proposta di gestione delle fiere baresi mira a coinvolgere banche locali, imprenditori del territorio insieme a fondazioni e enti. Uno spazio specializzato con esposizioni mensili sul tema dell’energia verde: riciclo dei rifiuti, energie rinnovabili, bio edilizia. Nel concreto, i cinque consiglieri hanno presentato un emendamento al bilancio metropolitano per stabilire specifici fondi (200 mila euro) in modo da consentire la partecipazione a un progetto di gestione tra pubblico e privato.