C’è sempre un momento in cui un’esperienza comincia a fare il suo tempo. L’arrivo di una novità, di qualcosa di mai visto prima fa si che questa si concluda e che ne cominci un’altra. Non sempre migliore, s’intende. Invece, in questo caso… Gli anni del boom economico in Italia stravolgono rapidamente ogni cosa e il cartellonismo finisce in televisione, il nuovo potente mezzo di comunicazione di massa, con Carosello. E’ un’operazione inizialmente pasticciata, improvvisata, a mio vedere, che non sa bene dove andrà a parare e se riuscirà a durare. Certamente è ignara del grande successo che invece produrrà per vent’anni. Consapevolmente o meno si imbocca da subito la strada giusta: pittori, scultori, musicisti, scenografi, attori, cartellonisti vengono tutti coinvolti a disegnare un modo nuovo di fare comunicazione e ad interpretare il profondo cambiamento culturale del nostro paese. E lo fanno non senza il timore che il “sogno americano”, con i suoi costumi e il suo frenetico consumismo arrivi sempre prima. Eppure l’Italia, in questi anni, darà la sua grande lezione e Carosello si riempirà di migliaia di spot consacrandosi, per sempre, un fenomeno unico al mondo. L’arma vincente, ancora una volta, fu l’ironia sebbene non dovette essere stato facile essere spiritosi dopo la ferita fresca della guerra. Le imitazioni di Carosello nel mondo ci furono, ma nessuna ebbe mai lo stesso successo. Ad andare in onda era l’imbattibile Italian Style. Quando si dice che Non è vero che tutto fa brodo!
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Noi italiani, per molte cose, arriviamo sempre dopo l’America, che ci condiziona in tanti aspetti della nostra vita. Quelli erano invece anni nei quali noi, nella nostra povertà, riuscivamo ad imporci con un linguaggio nostro. E non mi riferisco solo a Carosello, che gli americani avrebbero voluto adottare; mi riferisco soprattutto all’immagine che il nostro cinema aveva portato nel mondo, con il neorealismo, senza sofisticazione. Forse era il momento in cui eravamo più avanti; ma questo momento ce lo siamo fatto scappare.
(Marcello Zane, Scatola a sorpresa, La Gamma Film di Roberto Gavioli e la comunicazione audiovisiva in Italia da Carosello ad oggi, Jaka Book, Milano, 1998).