L’ambulanza ripartì con il portellone aperto, il paziente scivolò sull’asfalto e morì qualche giorno dopo per i postumi dell’incidente avvenuto nei viali del Policlinico. Quasi otto anni dopo, la vicenda si è chiusa con il risarcimento versato ai parenti dell’80enne residente a Bari ma originario di Molfetta vittima di una distrazione da parte del personale che lo aveva in quel momento in cura.
L’anziano morì il 22 dicembre del 2009, dopo alcuni giorni di agonia post operatoria: secondo la denuncia che venne presentata dai familiari, l’80enne fu trasportato al Policlinico per un edema. Dopo una prima visita, i medici del pronto soccorso decisero di sottoporlo ad una radiografia, il paziente quindi venne fatto salire su un’ambulanza per essere trasferito a radiologia. Arrivati davanti all’ingresso, l’infermieri aprì lo sportello ma l’autovettura ripartì e l’anziano cadde sull’asfalto.
L’uomo venne operato di urgenza ma il 22 dicembre morì. Da quel giorno è cominciata la battaglia legale che si è conclusa solo recentemente: dopo due fasi dinanzi al Tribunale civile i figli dell’anziano hanno ottenuto il risarcimento per la morte del loro papà. L’ospedale ha deciso di firmare un accordo transattivo, riconoscendo in sostanza le responsabilità dei suoi dipendenti. La famiglia, rappresentata dall’avvocato Francesco Pantaleo dello studio Legal Lab, non ha mai mollato in questi anni.