La Regione scarica la colpa sul ministero per il mancato pagamento di 8mila borse di studio. L’assessore regionale al Diritto allo studio, Sebastiano Leo, ha incontrato alcuni rappresentati degli studenti per un confronto e ha spiegato che “dopo una ricognizione sui dati relativi all’anno accademico in corso la Regione Puglia, sin da ottobre 2016, cioè sin dall’avvio dell’anno accademico 2016/2017, ha messo a disposizione dell’Agenzia per il diritto allo studio universitario le proprie risorse finanziarie per erogare le borse di studio agli studenti delle Università. Mancano invece all’appello le risorse del Miur che, ormai da qualche anno, continua ad ignorare le esigenze degli studenti universitari”, ha precisato. L’assessore ha stigmatizzato l’operato del Miur che, ad oggi, “non ha ancora inviato alle Regioni neppure l’ipotesi di riparto del Fondo integrativo statale.
“Di solito – prosegue Leo – il Miur, fino a pochi anni fa, inviava, prima dell’avvio dell’anno accademico, quasi sempre nel mese di ottobre, l’ipotesi di riparto del Fondo ai fini della verifica e validazione da parte delle Regioni, oltre che per una corretta programmazione degli interventi. Quest’anno, però, si registra un inspiegabile ritardo che non accenna a dissolversi”. Nel corso dell’incontro con gli studenti, l’assessore ha preso contatti con la IX Commissione Istruzione della Conferenza Stato-Regioni al fine di intraprendere ogni iniziativa utile e indurre il Miur a ripartire ed erogare i fondi spettanti con la massima sollecitudine.
Contestualmente ha anticipato di aver anche convocato per la settimana prossima l’Adisu-Puglia al fine di studiare ogni modalità idonea a ridurre le difficoltà degli studenti universitari pugliesi, riservandosi, a breve, di tornare sull’argomento.