Scoperto presunto terrorista di 40 anni dalla Digos: l’uomo di Turi è stato posto sotto sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Il provvedimento è stato disposto in via di urgenza dal Tribunale Misure di prevenzione di Bari, a seguito della richiesta della Procura della Repubblica.
Le indagini, condotte dalla Digos di Bari, hanno avuto inizio nel 2016: durante un’attività di monitoraggio sul web sarebbe emerso un collegamento dell’uomo, convertito all’Islam nel 2010, con internauti dediti alla propaganda jihadista anche attraverso alcune sue esternazioni sui social, sintomatiche di un’adesione a forme di islamismo estremista e a pratiche oltranziste della sharia, nei confronti delle donne.
Tra gli elementi acquisiti anche la minaccia di fare ricorso al martirio, diffusa via web come risposta a coloro che non avevano condiviso la sua scelta di aderire al radicalismo islamico.
L’udienza è stata fissata per il 3 aprile. Nel frattempo la Digos ha proceduto al ritiro dei documenti validi per l’espatrio e alla sospensione in via amministrativa della patente di guida dell’uomo, che fino ad oggi ha svolto la professione di autotrasportatore per una azienda della provincia di Bari. Perquisito il suo appartamento, è stato trovato del materiale importante per le indagini.
Inoltre il tribunale dei Minorenni ha disposto l’affidamento ai servizi sociali dei figli del 40 enne: saranno sistemati in una comunità insieme alla madre (se vorrà seguirli). Il provvedimento è stato preso in seguito alle dichiarazioni rese dall’uomo durante una nota trasmissione televisiva nazionale andata in onda nella tarda serata del 9 marzo, nel corso della quale il 40enne aveva dichiarato pubblicamente che sottoporrà le proprie figlie alla infibulazione, favorendo anche il loro precoce matrimonio, nel rispetto della sharia ed, inoltre, di non esitare ad adottare in famiglia “metodi correttivi” anche violenti nei confronti della convivente.