Per colpa di una circolare che gli uffici della Regione Puglia ritardano ad emanare, le famiglie pugliesi dei bambini che hanno il diabete sono costrette a pagare 150 euro per una confezione di insulina salvavita che potrebbero ricevere gratuitamente. A denunciare il caso è “l’associazione pugliese per l’aiuto al giovane con diabete” (Apgd), che ricostruisce la vicenda.
In sostanza, dopo l’approvazione della determina da parte dell’Aifa (l’Agenzia Italiana del farmaco) e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – il 10 febbraio scorso – quasi tutte le regioni italiane hanno provveduto a darvi attuazione, rendendo rimborsabile anche per i minorenni questo tipo di insulina, che si è dimostrata più efficace delle precedenti tipologie in circolazione per la gestione e il controllo della patologia. Ogni confezione di questo farmaco salvavita costa 150 euro e ha una durata media di 5 settimane. La Puglia è ancora una delle poche regioni che non ha provveduto ad emanare una circolare che permetterebbe alle famiglie di non pagare.
In Puglia i genitori dei bambini con diabete che seguono questa terapia sono costrette ad acquistarlo. “E’ immorale che le famiglie debbano pagare un farmaco salvavita – commenta la presidente dell’Apgd Onlus, Lucia Vitale – nella nostra regione, ancora una volta, la burocrazia blocca i diritti dei malati”.
La replica della Regione Puglia
In serata è arrivata la replica della Regione Puglia: “Con riferimento alla determina Aifa del 10/2/2017 che estende l’indicazione della insulina deglutec (nome commerciale Tresiba) anche ad utilizzo pediatrico, è necessario evidenziare che lo stesso farmaco ad oggi risulta già inserito nel prontuario regionale farmaceutico e dispensabile nel canale della distribuzione per conto (Dpc) regionale per il tramite delle farmacie pubbliche e private convenzionate. L’estensione della indicazione di tale medicinale anche alla popolazione pediatrica è stato già valutato positivamente dalla commissione farmaceutica regionale che sta provvedendo all’aggiornamento complessivo del prontuario farmaceutico regionale, per la successiva pubblicazione”.