Proseguono i controlli effettuati dalla polizia e dei carabinieri, dall’inizio del mese di marzo, nei quartieri Libertà e Japigia dove le forze dell’ordine stanno setacciando i luoghi di maggiore aggregazione sociale e di abituale ritrovo. Solo negli ultimi dieci giorni la polizia di Stato ha arrestato un cittadino lituano di 28 anni, con precedenti di polizia, per furto aggravato e possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, un 46enne georgiano, clandestino sul territorio nazionale, per tentato furto aggravato; due baresi di 38 e 64 anni, entrambi censurati, perché sorpresi ad asportare merce all’interno di un supermercato; un 33enne barese, anch’egli pregiudicato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate;
un 41enne barese con precedenti penali, ritenuto responsabile di porto di arma clandestina e un 21enne con precedenti di polizia anche specifici, per i reati di detenzione ai fini della commercializzazione di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale; un cittadino albanese di 23 anni, rintracciato e tratto in arresto in quanto destinatario di un mandato di arresto europeo, inserito dalla Germania, per reati contro il patrimonio; un 69enne barese, contiguo al clan “Parisi”, condotto in carcere in quanto destinatario di un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bari, dovendo espiare la pena definitiva di 4, 6 mesi e 20 giorni di reclusione per i reati di usura ed estorsione aggravata dal metodo mafioso.
L’operazione segue a precedenti operazioni compiute a contrasto della criminalità organizzata, per ultimo, quella del Nucleo Investigativo conclusa il 1°marzo 2017 con l’esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti apicali del “clan Strisciuglio”, responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso armata, nonché di detenzione e porto illegale di armi e munizioni e traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso.