Il Bari riscopre debolezze ed amnesie da trasferta sul sintetico di Trapani. I numeri dicono che questa battuta d’arresto rende molto complesso il raggiungimento di una posizione valida per la promozione diretta. Il fanalino di coda della B rifila quattro sberle a Micai e compagni, ma la sconfitta è soprattutto di Colantuono: nella prima frazione avrebbe dovuto intervenire tatticamente per dare forma ad un complesso che non aveva uno spartito definito.
Eppure l’allenatore barese era stato prudente alla vigilia nel presentare la trasferta. Nello schieramento iniziale aveva dato ancora fiducia a Furlan e Daprelà, contando sulla linea a tre dei marcatori. Ma proprio la retroguardia è sprofondata, mal protetta dal centrocampo. La giornata negativa di Floro Flores ha poi determinato l’azzeramento del fronte offensivo. Nei primi 35′ i pugliesi hanno subito tre reti dal Trapani, con Jallow trasformato di colpo in fenomeno calcistico (il secondo gol è un capolavoro di presunzione dei biancorossi).
Troppo brutto per essere vero, il Bari – che non può essere ammalato di mal di sintetico – deve subito girare pagina e tornare umile. Se è vero che deve rischiare per recuperare terreno, non è scontato rimediare scoppole come quella di Trapani. Quattro gol così pesano sulla classifica e sull’autostima del gruppo.
La chiave tattica: siciliani più rapidi e pugliesi statici
Il Trapani ha corso di più e meglio, il Bari ha arrancato fin dall’avvio, sprecando preziosi contropiede. La linea media guidata da Basha è stata troppo permeabile, sulle fasce Furlan e Daprelà in interdizione sono stati per almeno 60′ ininfluenti. Gli avversari hanno potuto tagliare la metà campo barese senza ostacoli. Il crollo mentale dopo il primo gol ha denotato una pericolosa fragilità e i limiti di una identità tattica che trova compiutezza solo se gli attaccanti segnano gol a grappoli.
Il punto di forza: il contropiede è un’arma micidiale (ma non è stato sfruttato)
Sullo 0-0 Floro Flores per due volte è stato libero di maramaldeggiare nell’area avversaria. Ha peccato di egoismo (in una occasione aveva Galano libero sulla sinistra). Ha sprecato due situazioni di gioco di platino. Eppure la rapidità dei punteros biancorossi poteva determinare una condizione di vantaggio che avrebbe cambiato la partita.
Il punto debole: difesa squilibrata
La retroguardia del Bari è stata inguardabile. Troppe duelli individuali persi, spazi immensi lasciati agli avversari. Micai miracolo in più occasioni, ma sul primo gol poteva essere più efficace in uscita. Qualcosa va registrato nella difesa. E in tempi rapidi.
La curiosità: i giocatori si sono scusati con i 150 ultras nel settore ospiti
Prima di abbandonare il terreno di gioco dopo il 90′ Tonucci e compagni si sono scusati con gli ultras per la pessima prestazione. I tifosi biancorossi sono stati unici, per calore e sostegno in tutti i 90′. I giocatori, invece, dopo le prime difficoltà, si sono disuniti: dopo 35′ in campo c’era solo il Trapani.