Il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori saranno al centro del terzo appuntamento in programma per la prima edizione di “Attraversamenti (Evoluzioni a teatro)”, la rassegna teatrale e culturale dedicata ai diritti civili ideata dal Comune di Ruvo in collaborazione con il Teatro Comunale e l’associazione “Tra il dire e il fare”. L’incontro è previsto per domani, 17 marzo, alle 18, nella sala conferenze della Casa della Cultura.
Il tema sarà affrontato a partire dal libro di Enrico Simonetti, “Morire come schiavi”, dedicato a Paola Clemente e alla sua tragica morte “nell’inferno del caporalato”. A parlarne con l’autrice ci saranno Dino Mangialardi di Amnesty International Bari e Valeria Simone dell’associazione “Acasa”.
Morire come schiavi
Paola Clemente è morta a quarantanove anni nei campi di Andria in un’estate piena di sole, sotto una cappa di silenzi e omertà che ha permesso a qualcuno di utilizzare le sue braccia per troppo tempo, con la ricompensa di due euro all’ora e nessun diritto. Paola. Ma anche molti altri: uomini e donne, braccianti stagionali sfruttati in modo vergognoso da caporali e mediatori capaci di produrre contratti fasulli.
In questo viaggio “on the road” dal Gargano alla Calabria, si raccontano le storie di tante donne pugliesi, calabresi, lucane, di numerosi immigrati africani o rumeni, arrivati in Italia con la promessa di un lavoro sicuro. Chiamati per “fare l’acinino” ai grappoli d’uva, raccogliere pomodori, olive, arance, mandarini, per necessità sono costretti a condizioni di lavoro stremanti. E se questo accade al Sud, non si può dire che il Nord sia indenne, perché dove c’è una campagna o un cantiere, spesso si “assume” manodopera in questo modo.
Enrica Simonetti è laureata in Scienze politiche ed è giornalista della “Gazzetta del Mezzogiorno”, dove cura le pagine culturali. Ha scritto tre libri, editi da Laterza, sul mare e sui fari (“Lampi e splendori”, “Fari d’Italia” e “Luci sull’Adriatico”) che documentano un viaggio lungo le coste e le isole, tra le storie degli ultimi guardiani di lanterne. In quest’opera percorre il suo primo itinerario nelle campagne, tra il fascino del paesaggio e l’orrore dello sfruttamento.