“Ho avuto molta paura di perdere la vista e adesso devo pagarmi anche i medicinali”. A parlare è uno dei pazienti che, dopo essersi operato di cataratta nel reparto di Oculistica del Policlinico di Bari, ha avuto problemi alla vista per colpa di un’infezione. L’uomo vive a Bari e ha 65 anni, è entrato in sala operatoria il 6 marzo scorso. Non rientra nei quattro casi di infezione più gravi causate dal batterio introdotto – secondo il Policlinico – nell’ambiente sterilizzato da un altro paziente.
In seguito all’operazione del 6 marzo, ha avuto dei sintomi preoccupanti?
“Avevo l’occhio infiammato, con un forte rossore. Sentivo che qualcosa non era andata bene durante l’operazione. Vedevo i contorni del cristallino e la sensazione di un gonfiore anomalo. Il giorno successivo (7 marzo) durante la visita di controllo i dottori presenti mi avevano rassicurato confermando l’esito positivo dell’intervento. L’unico suggerimento riguardava l’utilizzo di acqua sterilizzata e gli impacchi con temperatura tiepida”.
Nei giorni successivi cosa è successo?
“Il fastidio continuava a persistere ma avevo fiducia nel parere degli esperti. Nulla lasciava presagire la chiamata dell’11 marzo alle 8 del mattino. Dalla clinica oculistica del Policlinico mi hanno convocato con una certa celerità per una visita straordinaria. Senza alcun preavviso ho accettato, ma mi sarei aspettato una visita individuale ad hoc. Invece nella sala d’attesa c’erano circa 50 persone. Tra pazienti e familiari di Bari, ma anche provenienti da Giovinazzo, Fasano, Cisternino”.
Dopo la visita a sorpresa, e le notizie diffuse dalla stampa, come procede il decorso?
“Sono preoccupato ma per fortuna il mio occhio migliora. Il problema è che oltre al danno stiamo subendo anche la beffa. I costi dei medicinali specifici sono a nostro carico: il collirio Vigamox e le iniezioni intramuscolari di Rocefin. In aggiunta, ho deciso di effettuare una visita da un’oculista privato per non aspettare le lunghe liste d’attesa della sanità pubblica”.