Dodici nuovi professori ordinari, quattordici associati e cinque ricercatori a tempo determinato. Il consiglio di amministrazione del Politecnico di Bari ha approvato la programmazione delle prossime assunzioni, tutte destinate al personale docente, da completare entro l’estate.
«Rafforziamo dalla base la struttura scientifica e didattica del nostro ateneo – dichiara il rettore, Eugenio Di Sciascio – e contemporaneamente continuiamo a dare un contributo forte, attraverso l’innovazione tecnologica, alla competitività delle imprese e all’occupazione dei nostri giovani talenti».
Ma nel corso della riunione il cda ha dato il via libera anche a due nuovi laboratori pubblico-privati, da avviare nelle strutture accademiche e ad un nuovo corso di laurea.
I due laboratori: dal grano ai sensori
Il primo riguarda la trasformazione 4.0 dell’industria della lavorazione del grano. Da un accordo con il gruppo Casillo di Corato, nasce Innovation for Mills, un laboratorio integrato multidisciplinare per lo studio e la sperimentazione di nuove tecniche per il risparmio energetico e il miglioramento della produzione dei molini. La struttura, da allestire allinterno del Politecnico, sarà gestita da uno staff composto da personale dellazienda e dellateneo, sotto la guida del professor Francesco Cupertino. L’accordo, rinnovabile, ha durata dieci anni. A regime, il laboratorio impegnerà quattro addetti, con l’impegno dell’azienda a finanziare ogni anno un posto da ricercatore a tempo determinato e una borsa per dottorato di ricerca. Nel progetto è coinvolta anche Idea75, una start up locale avviata da ex studenti del Politecnico e che fornisce servizi di ingegneria applicata al gruppo Casillo. Altri fondi esterni arriveranno da Thorlabs, un’azienda statunitense leader nel settore della sensoristica.
Si chiamerà PolySense il secondo laboratorio che si occuperà dello studio e della sperimentazione di nuove tecniche per la sensoristica di tracce gassose, da applicare nei settori delle analisi biomedicali, il monitoraggio dell’ambiente, misuratori di perdite in ambiente industriale, monitoraggio di idrocarburi, sicurezza (precursori di esplosivi, narcotici).
«Il rapporto con le imprese diventa sempre più stretto- commenta il rettore – perché rappresenta lunica strada possibile per non farsi bloccare dalle ristrettezze dei fondi pubblici, consentendoci di stare sempre al passo del mondo del lavoro».
I due nuovi laboratori si aggiungono a quelli già avviati dal Politecnico con aziende quali Bosch, per il settore automotive, Openwork per l’informatica ed altre ancora, sul modello del primo esperimento, rivelatosi un successo, partito qualche anno fa con Avio Aero di General Electric (in via Amendola è attivo e in fase di potenziamento il laboratorio “Energy Factory Bari, per lo studio di nuove tecnologie di motori elettrici aerei e riparazioni innovative). «Ci arrivano continuamente nuove richieste – conclude il rettore – da aziende locali e da multinazionali, tutte con la vocazione allinnovazione e le richieste sono talmente tante che non ci bastano più gli spazi a disposizione, ma ce ne servono di nuovi».
Il nuovo corso
Nella seduta odierna, il cda del Politecnico ha anche autorizzato l’avvio di un nuovo corso di laurea magistrale in “Industrial Design, che sarà attivato il prossimo anno accademico in lingua inglese.