Dal “fumo” ai vestiti usati al sesso. In piazza Umberto ce n’è per tutti. Non è un caso che ormai i più decidono di non attraversare lo storico giardino a pochi passi dalla stazione, ma di costeggiarlo.
“Vuoi stare con me per 20 euro?”. Non avrà 25 anni, ha la pelle scura e cammina lungo il viale. Il giovane ferma una signora le offre un’ora di compagnia. La donna lo guarda e prosegue senza neanche rispondergli.
In piazza Umberto c’è una staffetta di oscenità: dal baresissimo “signore” che usa il bagno pubblico senza chiudere la porta e esce con ancora le brache abbassate, al bevitore incallito (sono poco più delle 9 di mattina e ha già una bottiglia di Peroni tra le mani). Ci sono le panchine occupate da spacciatori, altre da badanti che si danno appuntamento stessa ora stesso giorno per vendere le proprie prestazioni. E ora ci sono anche giovani che si prostituiscono per pochi euro.
Gli unici angoli isolati sono quelli delle giostre dei piccoli, sempre più malandate e inutilizzate. I bambini è meglio tenerli lontani dalla fotografia di questo angolo di Bari. D’altronde chi porterebbe il proprio figlio in quel giardino a giocare?