Divenuto famoso in occidente nel 2009 grazie al film di Lasse Hallström con Richard Gere, Hachiko era un cane di razza Akita in Giappone conosciuto per la sua fedeltà al padrone, il professor Hidesaburō Ueno. Il vero nome era Hachi (letteralmente “otto”, numero di buon auspicio in Giappone) mentre il suffisso “kō” è utilizzato come vezzeggiativo. Tutti i giorni, alla stessa ora, il fedele Hachikō attendeva il rientro del suo padrone in stazione. Nel 1925, però, durante una lezione universitaria il professore morì a seguito di un ictus. Hachikō alle cinque del pomeriggio si presentò come abitualmente faceva in stazione, ma attese invano il professor Ueno.
Da quel giorno il fedele compagno attese per 10 anni, tutti i giorni, alla stessa ora che il padrone tornasse. Man mano che i mesi passavano il cane cominciò ad attirare l’attenzione di tutti, a cominciare dal capostazione Shibuya che, assieme ad altri, cominciarono a prendersi cura del cane. Il cane non smise mai di recarsi in stazione, nella speranza di veder apparire il suo padrone, nonostante l’età che avanzava. L’8 marzo del 1935 a causa della filariasi, dopo 10 anni di fedele attesa, Hachikō si spense. La sua morte scosse gli animi di tutti, il suo nome comparve su tutti i giornali, la sua fedeltà nei confronti del padrone non passò inosservata al punto che venne dichiarato un giorno di lutto nazionale per ricordarlo. Hachikō è ora esposto al Museo di Natura e Scienza, mentre alcune ossa sono state riposte accanto alla tomba del professor Ueno.