Era il 2011 quando in pompa magna fu inaugurato il cantiere di quello che sarebbe potuto essere un fiore all’occhiello per il quartiere Poggiofranco: in un’area abbandonata e degradata, davanti al liceo linguistico Marco Polo di viale Bartolo, doveva sorgere un centro sportivo. Dopo le prime ruspe che hanno formato un vero e proprio cratere, da allora è tutto fermo. Per questioni di carattere burocratico ed economiche.
Il progetto
In viale Bartolo, grazie ad una convenzione tra Comune e Olimpic center, doveva essere realizzato un grande centro sportivo, con campi di calcio e da tennis, palestre, un anfiteatro, un’area giochi per bambini, una pista podistica, un parcheggio da 400 posti auto. L’area era stata concessa in convenzione alla società sportiva che si era impegnata a progettare e costruire il complesso a proprie spese. Il Comune avrebbe usufruito della struttura gratuitamente per eventi e manifestazioni. I lavori, cominciati nel 2011 sarebbero dovuti durare un anno, per concludersi per agosto 2012 per un investimento complessivo di 4 milioni di euro.
Gli intoppi
Il cantiere non è stato mai portato a termine. Perché si sono presentati una serie di intoppi che hanno poi portato anche alla scadenza del permesso a costruire da parte della società sportiva. Il Comune ha quindi inviato mesi fa una diffida chiedendo alla società se era ancora interessata a proseguire con l’intervento che però doveva subire una modifica strutturale. Si è proceduto quindi alla presentazione di un nuovo progetto, riducendo le cubature, a cominciare dalla palazzina che avrebbe dovuto ospitare gli uffici della Figc che è passata da tre ad un piano. Ora le pratiche sono all’Urbanistica, in attesa del via libera definitivo.
Le proteste
Non mancano le proteste dal quartiere. La zona, che comunque è stata ripulita, resta nel degrado, tra erbacce e rifiuti. Il presidente del municipio, Andrea Dammacco, chiederà nelle prossime ore un intervento da parte del Comune. “Vorrei capire a che punto siamo – spiega – che futuro c’è per quell’area al momento abbandonata”.