Il direttore generale Nunzio Lozito e i tecnici Onofrio Soldano e Vito Rogazione Stea, assieme all’ex presidente Tommaso Binetti, sono indagati nell’inchiesta sull’azienda di trasporto Amtab. Secondo la Procura di Bari, all’Amtab sarebbe stato provocato un danno patrimoniale di 2 milioni 156 mila euro da una società di manutenzione, la Oma service srl di Bari. È l’ammontare del sequestro eseguito oggi nei confronti di Pietro Di Paola, titolare della società, e disposto dalla gip Anna Chiara Mastrorilli su richiesta del pm Francesco Bretone.
L’inchiesta, svolta dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Bari, conta cinque indagati: le indagini avrebbero accertato numerose irregolarità. Il gip ha anche disposto la misura interdittiva per Lozito, Rogazione Stea e Di Paola.
I fatti, commessi dal 2009 al 2014, si riferiscono in particolare all’emissione di fatture, da parte dell’Oma, per lavori sugli autobus che per il pm non sono mai stati eseguiti, o eseguiti per costi inferiori a quelli dichiarati. Vicende che, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero provocato il buco milionario alle casse dell’Amtab. Per questo Bretone ipotizza i reati di corruzione, falso e peculato. Di diverso parere la gip che contesta solo il reato di abuso d’ufficio.
Le violazioni contestate dal giudice
Il gip Mastrorilli ritiene che le accertate violazioni commesse dai funzionari dell’ente configurino il reato di abuso d’ufficio: “Da un lato l’ingiustizia della condotta – si legge nel provvedimento di interdizione nei confronti di Lozito, Rogazione Stea e Di Paola – dall’altro il vantaggio patrimoniale” a danno di Amtab e Comune di Bari. Infatti i primi due avrebbero “violato le procedure di verifica della prestazione, omettendo i collaudi previsti, la verifica dei prezzi, l’applicazione delle penali, l’autorizzazione tempestiva degli ordini di lavorazione con la specificazione dei tempi e delle spese, e di liquidazione delle fatture consapevoli dell’ingiustizia di tale condotta”. L’imprenditore, dal canto suo, si sarebbe “limitato a presentare le fatture e richiederne il pagamento”.
Le accuse della Procura a Binetti
L’Amtab avrebbe liquidato alla società Oma Service srl somme per lavori già pagati o mai fatti ma non c’è prova che l’ex presidente della municipalizzata barese, Tobia Renato Binetti, ne fosse consapevole. Binetti è indagato per peculato, accusa ritenuta insussistente dal giudice, secondo il quale “non si apprezza una piattaforma indiziaria sufficientemente univoca con riferimento alla consapevolezza, da parte del presidente, di liquidare somme non dovute o, quanto meno, contestabili”. Dagli accertamenti della guardia di finanza è emerso, inoltre, che la società Oma avrebbe fatturato pezzi di ricambio (come fossero nuovi) forniti per i lavori di manutenzione dalla stessa Amtab. Anche questi fatti, qualificati dal pm come peculato e contestati ad uno dei funzionari interdetti e all’imprenditore, sono stati derubricati dal giudice in abuso d’ufficio. Nell’inchiesta del pm Francesco Bretone risultano inoltre indagate per illeciti amministrativi anche le due società coinvolte, la Oma Service Srl e la Citybus Srl.