Il Tribunale di Bari ha condannato alla pena di 5 anni e 3 mesi di reclusione un 29enne originario della Guinea senza fissa dimora (attualmente detenuto nel carcere di Bari) accusato di violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una donna delle pulizie in servizio nel Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Bari.
L’episodio contestato risale all’alba del 13 settembre 2016. L’uomo avrebbe bloccato la donna, trascinandola con forza in un luogo appartato e, dopo averla scaraventata a terra stringendole il collo e sbattendole la testa contro il pavimento per tenerla ferma ed impedirle di reagire, avrebbe tentato di abusare di lei. La violenza non sarebbe stata consumata perché le urla della vittima avrebbero richiamato l’attenzione degli agenti di Polizia in servizio presso la struttura, che hanno poi arrestato l’uomo in flagranza.
Al termine del processo di primo grado il giudice ha anche condannato il 29enne al risarcimento danni nei confronti della vittima, da liquidarsi in sede civile, e al pagamento delle spese legali in favore del difensore della donna, l’avvocato Pasquale Giulitto. Spese legali e risarcimento, fa sapere la difesa, saranno devoluti ad una associazione barese che si occupa di contrasto alla violenza sulle donne.