Protesta questa mattina dei dipendenti dell’Amtab sotto il palazzo del Comune per denunciare i ritardi nel pagamento degli stipendi a febbraio. “Siamo stanchi di vivere senza certezze – spiegano – a noi le banche quando ci devono prendere i soldi dei mutui mica aspettano. Gli stipendi sono un nostro diritto e non è possibile continuare ad aspettarli per chissà quanto tempo”. Il Comune ha già fatto sapere che il mandato di pagamento è partito: arriveranno quindi nelle prossime ore.
Ma quello degli stipendi non è l’unico problema. Sotto accusa anche il nuovo accordo aziendale e le condizioni delle divise.
Divise nuove e di scarsa qualità
“La qualità delle divise appena acquistate è scadente”. Lo scrivono nero su bianco i sindacati Cgil, Cisl, Cisal, Ugl e Cildi in una lettera indirizzata al direttore generale Francesco Lucibello. “Siamo stati informati – si legge – che addirittura i pantaloni dopo un breve utilizzo si lacerano e quindi non dureranno mai due anni. Il personale sarà costretto ad indossare abiti propri. Riteniamo doveroso ricordare che le divise trasandante, i mezzi vecchi obsoleti e le infrastrutture fatiscenti rendono l’immagine aziendale meno idonea alle aspettative di un’azienda moderna”. I sindacati quindi invitano l’Amtab a non intervenire con contestazioni se i dipendenti utilizzano abiti propri rispetto alle divise.
Il nuovo accordo aziendale
Proteste anche per il nuovo accordo aziendale. Soprattutto in merito all’azzeramento dell’indennità in caso di donazione del sangue. “Un accordo contro i lavoratori – tuona Leonardo Laserra, rappresentante di Cambia- Menti – hanno stabilito che l’indennità verrà decurtata per tutte le giornate di presenza del mese successivo anche in caso di infortunio e non solo di malattia, hanno deciso che le promozioni possono farle ai piani alti in maniera diretta e che l’indennità non verrà calcolata nel caso in cui decidiamo di andare a donare il sangue. Questo ridurrà le assenze ma a scapito dell’intera collettività”.