L’ex ministro Rino Formica, tra i massimi esponenti del partito socialista nella Prima Repubblica, politico barese, oggi compie 90 anni. In una intervista a Repubblica, ha spiegato le ragioni che già due anni fa lo spinsero a prevedere il flop dell’ex premier fiorentino: “Renzi si brucerà da solo”.
“Renzi è il provinciale che va in città”
Per l’esponente socialista “il fuoco più rovente ora ce l’ha in casa sua. Non mi riferisco a quelli che sono usciti, ma agli ex democristiani che sono rimasti”, “non ha cultura politica. È il provinciale che va in città, quello che entra nel negozio di lusso e tocca la merce, l’annusa…”, “Craxi non avrebbe mai fatto rottamazioni. Non c’è un solo dirigente della minoranza che è stato estromesso”. Poi evidenzia la debolezza della scissione di Bersani e D’Alema: “Le scissioni devono essere preparate da grandi scontri sulla linea politica: i loro presupposti mi sembrano deboli. Parlano di recuperare un popolo, ma mi sembrano più attenti a costituire i gruppi parlamentari invece che a organizzarsi sul territorio”. Gli orizzonti di Democratici e progressisti sono legati al declino di Renzi “Dipende, se il Pd avrà la sua Domus Marie, che detronizzerà o ridimensionerà Renzi, forse sì: molti indizi del resto dicono che si va in quella direzione. A quel punto i fuoriusciti potrebbero tornare, in fondo è come se si fossero autosospesi”.
“Emiliano? Per caso politico o per caso pm”
Sul governatore Emiliano: “Non so se è diventato per caso un uomo politico o se fu per caso pubblico ministero”.
Italia a 5 Stelle
Per Formica è probabile un governo a Cinquestelle “ma con questa legge proporzionale, chiunque vincerà non governerà da solo. Sarà la fortuna dei grillini, così la responsabilità sarà condivisa”. Di Maio premier? “Ha la dimensione del consigliere comunale”.
Politica “Sangue e merda”
Infine si è soffermato sulla sua storica frase “la politica è sangue e merda”: “il sangue oggi è sofferenza altrui, mentre la merda, il lavoro sporco, lo devono fare gli altri”.