Stanziati 42mila euro per chiedere ai cittadini (solo 2500 su 320mila) se si sentono sicuri in città. A deciderlo il Comune che chiamerà nei prossimi giorni i baresi.
Protestano i consiglieri comunali. “Ritengo preoccupante – spiega il consigliere comunale Irma Melini – che questa amministrazione affidi le proprie politiche sulla sicurezza e sul contrasto alla delinquenza ad un sondaggio rivolto a 2500 cittadini su un totale di 320.000. Questo sondaggio, quindi, appare come un’ammissione di mancata conoscenza del territorio è mancata e politiche sulla sicurezza dello stesso. Mi chiedo cosa penseranno i baresi di un sindaco che interroga un campione così ridotto di cittadini per capire come deve amministrare”. E conclude: “Invece di spendere 42.000 euro per l’ennesimo sondaggio avrebbe potuto non sospendere il ricevimento dei cittadini il martedì, così come avrebbe fatto bene ad evitare la pagliacciata del ricevimento dei suoi detrattori con tanto di telecamere o avrebbe potuto cercare di rendere più produttive le giunte territoriali. Questa amministrazione intende amministrare solo a spot e sondaggi”.
“Sono spot inutili – aggiunge il consigliere Mimmo Di Paola – che non migliorano la percezione della sicurezza dei baresi e non migliorano le nostre politiche che io avrei immaginato fossero affidate più che ad un sondaggio, al lavoro del Comitato per l’ordine e la sicurezza e all’operato delle Forze dell’ordine e della Polizia municipale. Invece, quest’ultima è impiegata a raggiungere il traguardo degli oltre 10 milioni di euro ricavati dalle multe, più che a presidiare il territorio”.