Oggi 42 famiglie hanno ottenuto una casa popolare dopo anni di attesa. E per tutta la mattinata non hanno fatto che ringraziare e i genitori con gli occhi lucidi hanno accompagnato i loro piccoli nelle loro nuove camerette.
Questa mattina il sindaco Antonio Decaro e il governatore Michele Emiliano hanno realizzato un sogno per tante famiglie indigenti, lo hanno fatto in via Roccaporena a Carbonara dove sono stati costruiti tre edifici di otto piani ciascuno con due appartamenti a piano, di circa79 metri quadrati.
“Alle persone che non ci credevano, ho sempre chiesto di avere fiducia nelle istituzioni – ha dichiarato il sindaco Decaro – perché, in questi anni, stiamo cercando di fare il possibile per andare incontro alle esigenze di chi ha più necessità rispetto ad altri. Oggi consegniamo 42 alloggi popolari ma fino alla fine dell’anno riusciremo ad assegnarne complessivamente 250, tra quelli realizzati dall’Arca Puglia, quelli costruiti grazie ad accordi tra pubblico e privati e attraverso i piani di riqualificazione delle periferie. In questi due anni di governo della città ne abbiamo consegnati altri 110, alcuni dei quali riassegnati perché le condizioni economiche di alcune famiglie fortunatamente sono mutate e quindi sono venuti meno i presupposti per godere di questo diritto. Noi ci abbiamo messo i mattoni, il cemento, l’intonaco e gli infissi ma le famiglie e i bambini che da oggi sono entrati in queste stanze ci metteranno il cuore e con il loro calore le trasformeranno in case”.
“Dopo tanto lavoro, sono molto contento e soddisfatto, per non dire emozionato – ha detto Vincenzo Brandi – per aver visto i volti di cittadini baresi commossi alle prese con la sofferenza e le difficoltà quotidiane. Gli alloggi che consegniamo oggi rappresentano un’azione importante di contrasto alle povertà, obiettivo prioritario del nostro mandato”.
“Oggi è una bellissima giornata – ha dichiarato Emiliano – perché facciamo un’opera di comunità, il Noi qui sta prevalendo sull’Io, quando le cose si fanno tutti insieme, di solito riescono meglio. E dobbiamo ringraziare le persone che si sono fidate, hanno fatto le domanda a Iacp e Arca e hanno smesso di pensare che le case popolari siano assegnate dalla mafia o da delinquenti di sorta e si sono fidate dello Stato. Vedere la “gente che non conta niente”, come dico io, che ora ha una casa, vuol dire che ha contato moltissimo per noi. Restiamo dalla parte della gente che senza di noi non sarebbe neanche nominata”.
Prossimo appintamento ad aprile con i nuovi alloggi di via Glomerelli.