“Dopo le rivelazioni odierne sulla vicenda Consip, da parte di alcuni organi di stampa, il silenzio di Matteo Renzi e quello del ministro Luca Lotti diventa ancora più grave e i contorni della vicenda, se possibile, ancora più torbidi.
Le rivelazioni del governatore della Puglia, Michele Emiliano, per cui l’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio avrebbe caldeggiato un incontro del presidente della Puglia con Carlo Russo, indagato nell’inchiesta Consip, e definito amico dell’entourage di Renzi e di Maria Elena Boschi, aggravano, se possibile, da un punto di vista politico, la posizione di Lotti e del giglio magico”: dal capogruppo alla Camera del M5S arriva un attacco al Pd insieme ad una richiesta di spiegazioni sui fatti ricostruiti sul Fatto Quotidiano attraverso la pubblicazione, in un articolo di Marco Lillo, delle trascrizioni degli sms inviati dal sottosegretario Luca Lotti al governatore Michele Emiliano.
Tanti interrogativi
“L’inchiesta della magistratura farà il suo corso ma qui c’è una enorme questione politica e ci chiediamo perché Renzi continua a rimanere in silenzio? Renzi sapeva che Russo si accreditava come amico della sua famiglia sia presso Alfredo Romeo, sia presso Emiliano, per incontrare il governatore della Puglia? E Lotti, che sponsorizzava Russo, cosa ha da dire al riguardo? I cittadini aspettano risposte perche’ parliamo di esponenti dell’esecutivo e della gestione di appalti per la P.A. per una cifra pari a 2,7 miliardi di euro. Comprendiamo l’imbarazzo degli esponenti del Pd ma, davvero, non hanno nulla da dire su questa vicenda?”.