Le perquisizioni nell’abitazione a Bari ha dato esito negativo: non è stata trovata alcuna traccia di droga nell’appartamento di Elisa Salatino, la docente di sostegno in servizio all’istituto Marconi arrestata all’aeroporto di Melbourne, in Australia, domenica 12 febbraio perché trovata in possesso di cinque chili di cocaina. L’appartamento è stato perquisito dagli agenti della squadra mobile di Bari.
Quando è stata bloccata a Melbourne, la docente nascondeva la droga in un doppiofondo ricavato nel bagaglio in modo artigianale con legno compensato. La squadra mobile ha chiesto all’Interpol di verificare le circostanze che hanno portato all’arresto della docente e se il bagaglio in cui è stata trovata la droga sia effettivamente riconducibile a lei. Il prossimo passo sarà finalizzato a verificare i tabulati telefonici della docente per ricostruire i contatti avuti.
I familiari dell’insegnante, originaria di Fasano (Brindisi), hanno nominato i difensori in Italia, gli avvocati Oronzo De Leonardis e Gabriele Contini, e da loro si è appreso che la docente è stata affidata al momento a un difensore d’ufficio. La docente ha incontrato il console italiano in Australia, al quale avrebbe riferito di essere estranea alle accuse che le vengono contestate.