Uno dei più conosciuti cantautori italiani di tutti i tempi, compositore di ballate all’apparenza semplici per musicalità, ma profondamente ironiche e complesse analizzate sia nei contesti storico-sociali. Attivista politico, oltre che cantautore, la sua poesia rimane tra le immortali, affiancandosi agli emarginati, ai deboli, e ai ribelli. Una musica che si è posta come obiettivo utopico quello di modificare un mondo nel quale “Faber”, come lo rinominò Paolo Villaggio, non si riconosceva e dal quale si discostava. Autore di capolavori come La Guerra di Piero, Bocca di Rosa, Don Raffaè, Via del Campo e l’elenco è ancora molto lungo. Un cantautore che parla di guerra, dal punto di vista umano di chi suo malgrado la combatte, che parla della società corrotta, di boss della mafia, prostitute e così via.