“Se Renzi non si ferma la scissione è nei fatti ormai”. A parlare è Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia e candidato alla segreteria nazionale del Pd, durante la registrazione di Night Tabloid. Ed aggiunge: “È finita l’epoca della rottamazione; ora bisogna costruire e Renzi non è persona adatta a costruire. Se vogliamo stare insieme, proviamo a capire quale può essere il minimo, il massimo e il comune denominatore che ci tiene insieme”.
Ed infine conclude: “Lo sanno tutti che si vota a febbraio solo Renzi fa finta di non capire”.
In un’intervista ad Agorà ha aggiunto: “Renzi non è il leader che dà maggiore importanza al gruppo, ma dà importanza a se stesso e al suo punto di vista. È napoleonico, quindi va incontro inevitabilmente a delle Waterloo. Nel senso che cerca a tutti costi vittorie e rivincite con una spietatezza anche nei confronti di chi ha un punto di vista diverso. Questo secondo me sta pesando”.
La “contro assemblea”
Intanto mancano 24 ore alla assemblea convocata da Michele Emiliano, Roberto Speranza ed Enrico Rossi, un giorno prima invece di quella richiesta dall’ex premier Renzi con tutto il Pd durante la quale si dovrebbero decidere le date del congresso.
I tre esponenti della minoranza del Pd saranno al teatro Vittoria sabato a Roma, all’ iniziativa già promossa da Rossi, “con l’obiettivo di costruire un’azione politica comune, per rivolgere un appello a tutti i nostri militanti ed attivisti e per impedire una deriva dagli sviluppi irreparabili”. I tre hanno ribadito che l’ultima direzione del Pd “ha sancito la trasformazione del Partito Democratico nel Partito di Renzi, un partito personale e leaderistico che stravolge l’impianto identitario del Pd e il suo pluralismo”.