La Procura per i minorenni di Bari ha aperto un’inchiesta sul presunto sequestro di persona avvenuto ieri sera nel centro governativo “Etnie” di Cassano delle Murge, che ospita minorenni migranti non accompagnati. L’indagine, al momento, non ha indagati e non è stato ipotizzato nemmeno un reato. Dei 30 ragazzi che soggiornano nella struttura, solamente un piccolo gruppo avrebbe partecipato alla protesta
L’episodio è avvenuto mercoledì sera: la garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, insieme con altre persone, sarebbe stata bloccata per circa un’ora all’interno della comunità mentre stava effettuando un giro di incontri in Puglia. Il presunto sequestro è terminato con l’intervento dei carabinieri. Secondo la denuncia, Albano e le altre persone che erano con lei sarebbero state costrette a rimanere chiusi nella struttura di accoglienza, dove sono presenti una trentina di ragazzi originari in particolare dal Gambia, dalla Nigeria e dall’ Egitto.
“Stiamo accertando – dice all’Ansa il procuratore Ferruccio De Salvatore – le eventuali responsabilità penali dei minori che hanno posto in essere questi fatti, capire chi è stato coinvolto e cosa è stato commesso”. Della trentina di ospiti del centro, tutti di età compresa fra i 16 e i 17 anni, “un gruppo più ristretto che stiamo individuando – aggiunge – avrebbe posto in essere condotte che potrebbero avere una rilevanza penale”.