Il pm della Procura di Bari Fabio Buquicchio ha chiesto il rinvio a giudizio per gli otto indagati nel procedimento sulle presunte tangenti in cambio di appalti al teatro Petruzzelli di Bari. Rischiano il processo per i reati, a vario titolo contestati, di corruzione, turbativa d’asta, peculato e riciclaggio, otto persone tra le quali l’ex direttore amministrativo del teatro, Vito Longo, sua moglie Antonella Rinella, ex capo di gabinetto del Comune di Bari, e sei imprenditori baresi.
Le indagini della Digos, coordinate dalla magistratura barese, hanno accertato un giro d’affari di tangenti pagate dal 2010 a 2015 per oltre 410mila euro per ottenere l’affidamento dei servizi di pulizia, di trasporto e facchinaggio, di forniture di materiale illuminotecnico, di vigilanza e custodia. L’inchiesta nel gennaio 2016 portò all’arresto di Longo e dei quattro imprenditori Franco Mele, Nicola Losito, Giacomo Delle Noci e Vito Armenise. Rischiano il rinvio a giudizio altri due imprenditori, Lorenzo Roca, socio di Delle Noci, e Marino Lavopa.
Nel procedimento è contestato anche il presunto peculato da 100mila euro commesso da Longo e dalla moglie Rinella per aver speso denaro della Fondazione, circa 1.500 euro mensili per sei anni, in cosmetici, profumi e alcolici destinati a uso personale ma formalmente fatturati come forniture di acqua e prodotti per le pulizie. Ad Antonella Rinella è inoltre contestato il reato di riciclaggio per aver trasferito fra il 2011 e il 2015 sul proprio conto corrente circa 135mila euro provenienti, secondo la magistratura barese, dalle presunte corruzioni del marito.
Tra le ditte coinvolte nell’inchiesta e la Fondazione Petruzzelli sono attualmente in corso trattative su transazioni per risarcire del danno causato da quelle condotte corruttive, che potrebbero anche essere alla base di proposte di patteggiamento in sede penale.