Benvenuti al quinto appuntamento con la nuova rubrica di attualità letteraria di Borderline24! La rubrica ha lo scopo di riscoprire libri classici e senza tempo, o romanzi ingiustamente trascurati, oppure ancora, nuove uscite particolarmente interessanti, sottolineandone le loro connessioni (più o meno visibili) con le news del giorno.
Solo attimi dopo che l’esito delle elezioni presidenziali americane 2016 era stato reso noto, erano sorti i primi sospetti sulla legalità dell’intero processo elettorale che aveva portato il miliardario cotonato Donald Trump a insediarsi nella carica politica più ambita del pianeta.
In particolare, un dossier contenente un’investigazione dell’FBI sul ruolo degli hacker russi nel manipolare le sorti dell’elezione aveva fatto il giro del mondo e catturato l’attenzione di tutti, come solo le buone storie di spionaggio internazionale sanno fare. Il documento sull’hackeraggio investigato dall’Intelligence federale americana suggerisce il ruolo dei Dukes (duchi), gli hacker russi, nella manomissione dei sistemi del Democratic National Committee (il comitato del partito democratico). Il tutto sarebbe stato fatto dagli hacker per favorire il candidato repubblicano alle elezioni. I Dukes, collegati al governo russo dal 2008 sono famosi per aver messo su un sistema di hackeraggio iper-tecnologico e basato sulla steganografia, tecnica che permette loro di muoversi tra i sistemi nascondendo le proprie tracce digitali.
Il libro di oggi, Il tempo si è spezzato (anche intitolato L’uomo dei giochi a premio e Tempo fuori luogo) di Philip K. Dick (1959) fa parte della fantascienza classica e descrive un metodo di spionaggio all’avanguardia per l’epoca, solo che in questo caso lo spionaggio è orchestrato dagli USA ai danni della Russia durante la guerra fredda.
Sono gli anni 50 e Ragle Gumm è un normale cittadino in una piccola comunità americana. La principale occupazione di Ragle è quella di risolvere ogni mattina, i giochi a premi del quotidiano, hobby che gli permette di mettere da parte qualche risparmio e di mantenere una certa fama nella sua comunità. La fama di Ragle è, infatti, dovuta al fatto che egli è sempre l’unico a riuscire a risolvere gli indovinelli del gioco e ad accaparrarsene i premi.
Questa misteriosa lotteria, si manifesterà però presto per quello che realmente è, cioè un complesso schema governativo di spionaggio in cui Ragle è la pedina principale, in grado di decodificare i messaggi in codice dei russi e di tracciare i missili che hanno come obbiettivo l’America.
L’estratto di sotto riporta, eloquentemente, quello che Ragle stesso pensa del suo sistema stenografico e della sua occupazione, ma anche dei Russi e della loro occupazione:
- Credi che riuscirai a decifrare anche il loro codice, zio Ragle? – gli chiese il bambino.
- Non c’è alcun codice – rispose – Parlano tra di loro come tutti noi. È qualcuno seduto su una torre di controllo, che dà istruzioni di atterraggio a qualche aereo militare – guardò Sammy con sguardo intenso […]
- È uno dei nemici.
- Smettila di parlare in questo modo! – esclamò Gumm irritato. – Ma perchè dici queste cose? Sono fantasticherie e basta!
È colpa mia, pensò poi. Sono stato io a mettergliele in testa.