Nove Aro su 38 diffidati dalla Regione e a rischio commissariamento, di questi 3 sono baresi: Bari1, Bari4 e Bari6. Se non dimostreranno entro un mese di aver recuperato i ritardi nell’affidamento delle gare per la gestione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani interverrà la Regione. Oltre a quelli baresi, sono stati diffidati anche 5 Aro leccesi e uno foggiano.
Nei giorni scorsi, al termine di una ricognizione, sono partite dall’assessorato regionale all’Ambiente le lettere di diffida, in sostanza la Regione Puglia chiede ai sindaci dei Comuni che rientrano negli Aro elencati a che punto sono le gare di appalto, se sono state espletate, quando partirà la nuova gestione. Al momento si tratta di una sorta di avvertimento, oltre che un modo diretto per acquisire le informazioni, ma se l’Agenzia per i rifiuti dovesse ritenere necessario un intervento centrale allora scatterà il commissariamento. “Spero che nel frattempo si siano messi in regola e abbiano avviato le gare”, dice l’assessore regionale all’Ambiente, Domenico Santorsola che lancia una sorta di ultimatum: “Chi è in ritardo ha ancora un mese di tempo per adeguarsi”.
L’obiettivo della Regione è mettere fine alle continue proroghe dei contratti e ai servizi affidati a colpi di ordinanze, metodi che potrebbero favorire gli interessi di qualcuno o persino della malavita, come più volte denunciato dal presidente Michele Emiliano. “Questo governo regionale – commenta Santorsola – ha inteso riformare la governance dei rifiuti per migliorare il sistema e raggiungere, finalmente, gli agognati risultati in termini di percentuali di differenziata e di alleggerimento della pressione sulle discariche che, ancora, rappresentano una debolezza sul territorio. In questo quadro, è necessario stringere i tempi e passare ad un sistema omogeneo dei servizi di raccolta nell’intera Puglia. E’ nostra intenzione – conclude – raggiungere al più presto questo obiettivo, senza del quale risulta difficile una qualunque pianificazione successiva”.