Un bando per cercare immobili dove trasferire gli uffici giudiziari di via Nazariantz. Da anni avvocati, dipendenti, magistrati denunciano le condizioni precarie in cui versa l’immobile per il quale il Ministero paga un affitto all’Inail. Più volte sono stati effettuati anche interventi di consolidamento, gli ultimi poche settimane fa che hanno comportato persino il trasferimento di alcuni uffici.
Il ministero della Giustizia ha quindi pubblicato un bando per cercare nuovi immobili: nello specifico per la Procura uno spazio di 7.600 metri quadrati da destinare ad uffici e archivi e uno spazio di 1200 metri quadrati per gli archivi storici. Per le sezioni penali del Tribunale uno spazio di 4mila metri quadrati da destinare ad uffici e archivi e 2mila metri quadrati per 17 aule udienza, di cui una per l’ascolto protetto di minori o soggetti vulnerabili, al deposito dei Corpi di reato e a 8 camere di sicurezza e relativi servizi igienici ad uso esclusivo dei detenuti, locali che dovranno essere facilmente raggiungibili dall’esterno dell’immobile, da un ingresso autonomo, dagli automezzi in dotazione alla Polizia Penitenziaria.
Elemento preferenziale sarà la vicinanza alla attuale sede del Tribunale di Bari.
Ad annunciare la pubblicazione del bando è stata Liliana Ventricelli, deputato del Pd che ieri ha incontrato il ministro della Giustizia Andrea Orlando. “Ho incontrato – scrive in una nota – nella giornata di ieri il Ministro Orlando e il direttore generale delle risorse materiali e tecnologie ai quali ho fatto presente le legittime richieste dell’avvocatura barese di preservare l’attuale sede del Tribunale del Lavoro. Per quanto riguarda invee la pubblicazione del bando si conferma nei fatti l’intenzione del ministro della Giustizia di ribadire che la sede degli uffici giudiziari baresi è la città di Bari, e che la grave condizione dell’edilizia giudiziaria va risolta nel medio termine riorganizzando gli uffici in città”.
Non tramonta comunque l’ipotesi del trasferimento nelle casermette, ma il Ministero mira a cercare edifici idonei sin da subito, per poi progettare con il tempo la realizzazione della sede unica degli uffici giudiziari.