Domani, 10 febbraio, è il Giorno del Ricordo della tragedia delle Foibe e dell’esodo istriano-dalmata in seguito alle violenze delle forze slave di Tito e dei partigiani comunisti perpetrate ai danni di migliaia di italiani. A Bari, per domani alle 19, il Comitato 10 febbraio ha promosso un corteo con partenza da Piazza Umberto. Il vice presidente del consiglio regionale, Giandiego Gatta, ha commentato così la ricorrenza:
“Nonostante il vile “silenzio ideologico” di molti pseudo-professori, intenti più a fare propaganda politica nelle scuole che a dispensare Cultura, noi intendiamo commemorare le migliaia di italiani vittime della feroce pulizia etnica da parte dei comunisti slavi tra il 1943 e il 1947. La tragedia delle foibe, l’esodo giuliano-dalmata i campi di concentramento dei partigiani titini, dove trovarono stenti e morte migliaia di nostri connazionali, colpevoli solo di essere “italiani”, non può essere un ricordo di pochi, ma patrimonio irrinunciabile della coscienza collettiva nazionale. Perché se con l’istituzione del “Giorno del Ricordo” delle vittime delle foibe è stato squarciato un velo di insopportabile silenzio, c’è ancora tantissimo da fare: non ci si può accontentare di qualche corona di fiori, qualche sporadico evento commemorativo e pochi secondi durante i telegiornali. Non basta. Dobbiamo consentire alle future generazioni di conoscere il dramma dei circa quindicimila martiri delle foibe e delle circa 150 mila persone costrette a fuggire dalle terre istriane, fiumane e dalmate per salvarsi dalla mattanza dei comunisti slavi”.
“Ai nostri giovani –conclude Gatta- dobbiamo permettere di conoscere la storia italiana nella sua completezza, aprendo pagine che qualcuno, anche nelle scuole, si ostina vergognosamente ad ignorare”.