Il settore dei servizi da molto tempo subisce maggiormente la crisi economica del paese, in modo particolare la vigilanza armata che sul territorio di Bari e Provincia raccoglie circa 40 istituti per un totale di circa 1800 GPG (guardie giurate in particolare), i quali svolgono a vario titolo una funzione importantissima e indispensabile per la sicurezza pubblica, nonché la salvaguardia del patrimonio pubblico e privato”. A dirlo Nicola Colella della segreteria Fisascat Cisl Bari.
“Nello specifico – spiega Colella- alla crisi economica del paese si è aggiunta negli ultimi anni la liberalizzazione incontrollata del mercato e delle tariffe, a seguito della SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA che condannò l’Italia nel 2007 a regolamentare e armonizzare il SETTORE. Pur considerando il famoso D.M. 269/2010 e le successive modifiche, possiamo affermare a tutt’oggi che la categoria vive in un regime di vero CANNIBALISMO IMPRENDITORIALE il quale si ripercuote negativamente sulla sicurezza occupazionale dei LAVORATORI. Preme sottolineare, che il nostro territorio subisce anche una preoccupante crescita professionale della criminalità organizzata, la quale da diversi anni ha rivolto la propria attenzione ai MEZZI PORTA VALORI E CAVEAU DEGLI ISTITUTI, consumando numerosi assalti di tipo militare con ferocia inaudita. Inoltre non possiamo trascurare un’altra nota dolente che affligge il settore delle GPG, relativa al rinnovo del CONTRATTO INTEGRATIVO PROVINCIALE conquistato da oltre 30anni, che ad oggi dopo un anno di lunghe ed estenuanti trattative non trova una soluzione condivisa che dia la giusta dignità a una categoria che risulta SUSSIDIARIA ALLE FORZE DELL’ORDINE”.