Rinviata ancora una volta dopo 6 mesi, la discussione sul futuro di Acquedotto pugliese e dell’acqua pubblica, a causa del voto contrario di alcuni partiti della maggioranza di centrosinistra.
Oggi come annunciato il Movimento 5 Stelle Puglia ha chiesto a tutti i capigruppo di poter portare in aula la discussione sulla mozione che chiedeva l’istituzione di un tavolo tecnico paritetico al fine di discutere in modo condiviso e trasparente con associazioni e cittadini, del futuro di Acquedotto pugliese.
Un tavolo già richiesto con una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale il 1 agosto 2016 e che non è mai stato istituito, nonostante le ripetute promesse da marinaio del presidente Emiliano.
“Questa mattina – spiegano il capogruppo M5S Gianluca Bozzetti e gli altri sette consiglieri del Movimento 5 Stelle – alcuni partiti di centrosinistra: “Noi a Sinistra per la Puglia”, “La Puglia con Emiliano” e “Emiliano sindaco di Puglia”, sono riusciti a votare contro la semplice discussione in Consiglio in merito alla richiesta di istituzione di un tavolo tecnico paritetico su AqP, così contraddicendo il voto favorevole che avevano invece espresso 6 mesi fa. Un fatto inconcepibile soprattutto se si pensa che è un voto contrario espresso da partiti della maggioranza di centrosinistra che poi utilizzano tematiche delicate e fondamentali come la difesa dell’acqua pubblica o l’importanza di parole come “partecipazione” e “condivisione”, solo per racimolare voti in campagna elettorale.
Una volta arrivato in Consiglio, il nostro ordine del giorno depositato assolutamente nei tempi previsti dall’art. 29 del Regolamento regionale – proseguono i cinquestelle – nessuno avrebbe impedito a chiccessia di discutere ed eventualmente emendare la mozione e invece questo non è stato possibile neanche questa volta. Noi non ci arrendiamo: insieme ai comitati dell’acqua continueremo a lavorare in queste settimane. La discussione è rimandata al 21, come sempre ci saremo e ci auguriamo che quella sia l’occasione per istituire finalmente questo tavolo di lavoro. Se Emiliano, la sua giunta e la sua maggioranza continueranno ad ignorare la volontà popolare, non rimarremo a guardare.”