“La difesa dell’ospedale Di Venere non è una battaglia campanilistica, ma l’espressione di istanze legittime che vengono dal territorio”. Direzione Italia, il nuovo movimento liberal-nazionale ha promosso un incontro a Ceglie sul piano di riordino della Sanità pugliese e sul futuro dell’ospedale di Carbonara. Alla manifestazione hanno partecipato i parlamentari di DI Antonio Distaso e Luigi D’Ambrosio Lettieri, il capogruppo alla Regione, Ignazio Zullo, il coordinatore provinciale Davide Bellomo, introdotti da Vito Falco, già presidente della IV Circoscrizione, alla presenza di Nicola Quaranta e Michele de Giulio, consiglieri del IV Municipio, e Francesco Ferrante del III Municipio.
Bellomo: “Emiliano smantella la sanità pubblica per favorire le cliniche private”
“Dopo aver speso milioni per ammodernare la struttura – ha detto Davide Bellomo – sono stati chiusi i reparti di psichiatria, dermatologia, chirurgia d’urgenza, radiologia interventistica, il centro di procreazione medicale assistita. Sono state depotenziate le sale parto con relativa riduzione di posti letto per ostetricia e ginecologia, e ridotte le prestazioni del laboratorio di analisi. Di fatto Emiliano sta smantellando e depauperando gli ospedali pubblici a vantaggio delle cliniche private”.
Distaso: “Sbagliati i tagli dei costi nella sanità pugliese”
Per Antonio Distaso, il governatore “si è reso conto che non può comportarsi come un monarca assoluto: le proteste lo hanno costretto a fare marcia indietro. Quella di Emiliano è un’azione estemporanea: oltre l’ottanta per cento della spesa regionale riguarda il capitolo sanità e il governo regionale si affanna a tagliare i costi, con scelte del tutto errate”.
Zullo: “Vogliamo costruire un sistema ospedaliero efficiente”
Duro Ignazio Zullo: “L’obiettivo non è strappare uno o due reparti in più, ma costruire un sistema ospedaliero efficiente nel suo complesso. Bisogna puntare sull’assistenza domiciliare e sulle strutture residenziali, con una programmazione che consideri il progressivo invecchiamento della popolazione e offra soluzioni in grado di migliorare la vita dei cittadini”.
D’Ambrosio Lettieri: “Un piano illogico”
Luigi D’Ambrosio Lettieri: “Ci confronteremo con il ministro Padoan su questo piano illogico e inappropriato che non rispetta il decreto ministeriale 70 del 2015. Il piano di riordino dovrebbe essere articolato senza nuovi oneri a carico della finanza pubblica e nell’ambito della cornice finanziaria programmata per il Servizio sanitario nazionale. Non abbiamo alcuna notizia della sua sostenibilità economica”.